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lunedì 25 aprile 2016

Saluti da Varallo Sesia

Sì, come al solito, stasera mi sarei seduto qui, davanti alla tastiera, per raccontarvi di un lungo giro, interessante e veramente bello: due giorni tra val Sesia, laghi d'Orta e Maggiore, con capatina in Svizzera, e ritorno dalla valle d'Aosta.
Invece, dopo una magnifica prima parte di viaggio, mi sono dovuto fermare e sono mestamente tornato a casa in treno a causa della gomma posteriore che si è afflosciata, pare per la rottura della valvola. Ovviamente di domenica, nel bel mezzo del ponte del 25 aprile, un gommista non lo trovi proprio.

Molti concorderanno che una gomma a terra fa parte dei rischi che questa passione comporta, però, ultimamente, per me la parola passione sta assumendo un significato che non mi piace (vedi anche il post Giro di merda).

Ora la mia moto è a Varallo Sesia, una bella e tranquilla cittadina sperduta tra alcuni bei passi del nord del Piemonte, famosa per il suo santuario del Sacro Monte. Resterà lì qualche giorno, finché non sarà stata riparata e non andrò a recuperarla.

Questa notte, però, in sogno, la mia compagna di tanti viaggi, la mia moto, mi ha fatto recapitare una lettera che voglio condividere con voi, magari qualcuno sa consigliarmi:



Scusa.

Lo so, avrei dovuto avere il coraggio di dirtelo prima, di affrontare il discorso ma... non ce l'ho fatta. Temevo la tua reazione. Così la situazione si è trascinata e sono arrivata al punto che qualcosa si è rotto. Non so esattamente che cosa ma adesso ho bisogno di una pausa, devo stare un po' con me stessa per riflettere, per cercare di capire cosa si è rotto, come aggiustarlo e per ritrovare l'entusiasmo.

No, non è colpa tua, non sei tu. Sono io.
Devo ritrovarmi e... ripartire.

Lasciami qualche giorno in vacanza qui a Varallo Sesia, ritrovo me stessa e ti faccio sapere.

Chiamo io.






L'ho lasciata parcheggiata vicino a un bel Moto Guzzi... che dite, devo preoccuparmi?


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